Pure questa è andata penseranno molti. Eppure vedendo come era cominciata la partità nessuno avrebbe scommesso su di noi. Credo. Ma finito il tratto in salita,una salita che è stata solo un miraggio mentale e null'altro, è cominciata una strada piana (se non in discesa) che ci ha portato dritti all'obbiettivo.
Guardando la gara in maniera "passionale",non fa saltare all'occhio tutti quei piccoli difetti che ci rendono da sempre un motore Ferrari alimentato con il carburante sbagliato. Una miscela dove le percentuali degli ingredienti sono mal partizionate.
Dalla parte giusta abbiamo la voglia,il pubblico,le potenzialità individuali e quelle di squadra,dei bravi allenatori e ottimi giocatori.
Ad inquinare tutto ciò troviamo la fretta(la voglia di chiudere le gare in pochi minuti),le basse percentuali,gli allenamenti di bassa qualità,l'individualismo e ultimi ma non ultimi molti fondamentali mancanti a molti giocatori (mi prendo io per esempio...mi manca un tiro,l'uso corretto della mano sinistra,la velocità,il ritmo ed in parte una struttura fisica migliore).
Tutto ciò non ci ha ancora portati ad un totale tracollo,ma ogni partità dove bisogna mettere in gioco un pezzetto in più si trasforma in una partita dove si rischia di perdere due punti importanti per raggiungere quel famoso obbiettivo che ci siamo dati ad inizio stagione:la vittoria!
In questi casi si sà che gli "incidenti di percorso" devono essere nulli o molto limitati.
Con questo,continuo a ripeterlo,non voglio criticare niente e nessuno ma come capirete è impensabile scrivere un articolo nel quale si dice solo quanto siamo bravi e quanto siamo belli. Non è lo stile di una delle tante persone che risiede in me.
Tornando alla partita. Il coach nell'intervallo tra i due tempi ha detto che loro avevano fatto 33 punti giocando al massimo delle loro potenzialità e se il nostro obbiettivo difensivo è sempre quello di 15 punti al massimo per quarto non era stato sforato di molto.
Una novità è balzata all'occhio di molti questa sera. Il problema era visibile nella metà campo avversaria,ossia in attacco dove per troppi minuti non siamo riusciti a finire un gioco.
Farlo è importante. Chiamare e terminare un gioco alza di molto la probabilità che quella fottuta palla arrivi al fondo della retina.
Non voglio paragonare due mondi diversi perchè lo ho sempre odiato. Ma una cosa la dico.
Penso che tutti,o in molti,abbiate guardato almeno una volta una partita di una lega professionistica come la serie A o la Lega Due. Escludiamo l'NBA che è nei cervelli di troppi di noi che pensiamo spesso di poter imitare le stelle che per esserlo si sono fatte il culo per anni.... Il basket americano è un universo parallelo ma lontanissimo dall'idea di pallacanestro europea.
Comunque,se avete notato,in queste partite il numero di contropiedi rispetto a quello di schemi giocati è molto basso.
Ci sarà un motivo che li porta a giocare organizzati? Penso proprio di si. A mio parere,anche se son nessuno, la chiave per una buona partita in attacco è seguire gli schemi ma senza dimenticarsi l'elasticità e la fantasia che su questi si possono avere.
Tornati in campo nel terzo periodo abbiamo leggermente migliorato la difesa che come detto non andava malissimo,mentre dalla parte opposta Carossa e Corino aiutavano ad allungare appesantendo il fardello sulle spalle avversarie.
Risultato? Vittoria abbastanza larga che non rispecchia forse la partita. Punti mal ripartiti ma messi,diciamo,nelle mani giuste. Una buona prova da parte di tutti che ci ha fatto acquisire un'altro pezzetto del puzzle 2008/2009.
Cè una cosa che mi dispiace e che mi sento di dover dire. I 93 che ci hanno seguito oggi e che ci seguono sempre non hanno toccato il parquet. Bhe cosa dire...forse,anzi probabilmente oggi non era la partita giusta per metterli in campo. Io di panchine ne ho scaldate tante e credo capiate che,anche accettando il perchè non entri in campo, male ne faccia sempre.
{Da quando gioco i "periodi" sono stati essenzialmente quattro. Il primo nel quale quelle rare volte che mettevo piede in campo mi nascondevo letteralmente per paura di ricebere palla. Non me ne vergogno. Il secondo periodo è costituito da una frenesia di buttare la palla nel canestro dove per scarsa tecnica e qualche genere di stortezza sbagliavo non tanto..di più. Tutti ovviamente si incazzavano,ma questo modo di fare mi è servito per vincere la paura di sbagliare e esprimere le mie potenzialità. Il terzo periodo è stato un momento in cui mi sentivo Dio (2005-2006) perchè non trovavo nessuno che sotto canestro riuscisse a fermarmi. Bello,lo auguro a tutti perchè ti fa giocare meglio e ti da soddisfazione.
Da quando sono salito di categoria vivo un momento nel quale non riesco a capire quello che so fare bene e quello che mi manca. Insomma...continuo a sperare in me stesso e ripongo la fiducia in tutto lo staff. Praticamente..cerco il Santo Graal!}
Dopo avervi racconato qualcosa di me stesso smetto di scrivere perche' ho il collo a pezzi e le mani vanno da sole.
In pratica confido nella bontà del coach Grattini che saprà forse esaudire questo mio desiderio di vedere i 93 in campo anche solo in un minuto simbolico!
Evito tutti i ringraziamenti del caso perchè sono sempre gli stessi...partita per partita.
SOLO,GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE OGNI PARTITA IN QUALCHE,QUALUNQUE MODO SONO CON NOI E CI CREDONO SEMPRE !
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